Grande successo per ”Io sono Mia”, il biopic che ha raccontato al pubblico a casa la storia travagliata di Mia Martini. La figura di Mia Martini, un’artista dalla voce unica, con un’esperienza umana scandita da grandi successi e un privato denso di emozioni, sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali, è stata al centro del film diretto da Riccardo Donna. Come in ogni biopic, viene da chiedersi cosa è vero e cosa è frutto della fantasia degli autori.
La storia comincia a Sanremo nell’89 per poi ripercorrere gli eventi chiave della vita di Domenica Rita Adriana Bertè, per gli amici Mimì. Una trama che segue l’intervista che la cantante lascia a Sandra (Lucia Mascino), giornalista della rivista Epoca. Il suo personaggio è immaginario, ma è vero che, il 5 marzo 1989, proprio sul settimanale, uscì un articolo dove la Martini parlava apertamente della fama di portasfortuna con cui doveva convivere. (Continua a leggere dopo la foto)
In un’intervista al settimanale Epoca del 1989 la Martini dichiara:
“Tutto è cominciato nel 1970. Allora cominciavo ad avere i miei primi successi. Fausto Paddeu, un impresario soprannominato “Ciccio Piper”, perché frequentava il famoso locale romano, mi propose una esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita. “Ciccio Piper” ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella. La delusione più cocente me la diede Gianni Boncompagni. Una volta fui ospite a Discoring, lui era il regista. Appena entrai in studio sentii Boncompagni che diceva alla troupe: ragazzi attenti, da adesso può succedere di tutto, salteranno i microfoni, ci sarà un black out”. (Continua a leggere dopo la foto)
Nel film compaiono due personaggi fittizi, che in realtà interpretano due degli uomini più importanti della vita della cantante. Andrea, fotografo che in ‘Io sono Mia’ è il fidanzato di Mimì, nella realtà è Ivano Fossati, cantautore genovese che con Mia Martini ha vissuto un grande e travagliato amore, durato una decina di anni. L’altro personaggio è Anthony, ispirato a Renato Zero, grande amico di Mia Martini e della sorella Loredana Bertè. Nel film è stata riproposta una scena accaduta realmente, quella della 600 rimasta senza benzina per le strade di Roma. Circa 15 anni fa era stato lo stesso cantante a raccontare questo divertente aneddoto in un’intervista rilasciata a Domenica In. Durante la messa in onda del film ‘Io sono Mia’ l’hashtag #renatozero è diventato trend topic su Twitter e in molti hanno commentato la scelta del cantante di non ‘comparire’ in video. (Continua a leggere dopo la foto)
“Spero solo che Renato Zero stia guardando questo film e si stia vergognando per non aver concesso di essere menzionato”, si leggeva martedì sera tra i commenti. “Non voglio giudicare e non mi interessano i rapporti odierni con Loredana che non contano, ma lo doveva alla memoria di Mimì”, ”#renatozero anthony e #ivanofossati andrea. Mia martini subisce l’ennesimo volta faccia. #IoSonoMia”. E ancora: ”#IoSonoMia quindi #RenatoZero e #IvanoFossati NON hanno dato il loro consenso di essere nominati !! Ma perché ? Poi #PattyPravo faceva parte di quelli che dicevano che portasse “Sfiga” #Schifo”, ”Non capisco la scelta di #renatozero di non voler comparire nel film #IoSonoMia Sappiamo tutti che erano amici e che Anthony è lui!”.
Ultima modifica il 13-02-2019 alle ore 10:36/