“Demolita”. Laura Pausini, che tonfo! Per la cantante un ko davvero inaspettato


Da giorni non si parlava d’altro. Dopo il grande successo con il “Paese delle Meraviglie” in cui ha saputo raccontare con una verve unica le bellezze italiane Alberto Angela è tornato i tv con uno speciale su Pompei. E subito è stato successo. Per rendersi conto basta snocciolare qualche dato. Su Rai1 lo speciale “Stanotte a Pompei” di Alberto Angela ha raccolto 4.233.000 spettatori pari al 24.3% di share. Il secondo programma più visto è su Rai2: Russia–Italia, valida per i Campionati mondiali di Pallavolo maschile, raccoglie 3.015.000 spettatori per il 16% di share. Soltanto terza Laura Pausini al Circo Massimo, che su Canale 5 raccoglie 1.553.000 spettatori pari all’8.8% di share.Sulle altre reti, segnaliamo il buon risultato di “The Imitation Game”, film con Benedict Cumberbatch, visto da 915.000 spettatori pari ad uno share del 4.6%. “The Transporter”, in onda su Rete4 è stato visto da 797.000 spettatori per il 4.1% di share. (Continua dopo la foto)



“Little Murders”, in onda su La7, è stato visto da 339.000 spettatori con uno share del 2.2%. Su Nove “Maldamore” raccoglie 371.000 spettatori e l’1.9% di share. Su Tv8 “I Delitti del BarLume” segna 191.000 spettatori con l’1%. Un viaggio magnifico quello di Angela. Lo splendore di Pompei in forme e luoghi mai visti dal pubblico, fra strade in basolato, ville affrescate, bordelli, botteghe, vitigni, natura. Ma anche Ercolano, Oplontis, Stabia. Angela ha raccontato storie di donne e uomini e vita quotidiana. (Continua dopo la foto)






All’ombra della montagna che cancellerà tutto, trasformando Pompei in “la più viva delle città morte”. In questa passeggiata nella Storia incrocia alcuni ospiti. Giancarlo Giannini “interpreta” Plinio il Giovane, che tutto raccontò da testimone e studioso. Con Marco D’Amore si incontra in via dell’Abbondanza, dove vivevano “molti pompeiani ricchi, alcuni chiacchierati”. Insieme parlano di Giunio Polibio, ex schiavo che, una volta liberato, aveva fatto i soldi col commercio del pane. (Continua dopo la foto)



 


“Un traffichino, un disonesto, un ras, un Al Capone del quartiere”. Sembrano chiacchiere da cortile sui vicini di casa, “Faustilla – dice D’Amore – prestava i soldi a strozzo al quaranta per cento”. Per non parlare di quel banchiere che campava sfruttando le donne, “aveva un termopolio, una specie di bar, ma solo di facciata: le cameriere erano tutte prostitute”.

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