“Mi ha detto…”. Luciana Littizzetto e quella frase su Mahmood prima della finale


Polemica infinita sulla vittoria di Mahmood nella 69esima edizione del Festival di Sanremo. Adesso, ad agitare i social ci pensa una frase di Luciana Littizzeto che, a quanto riporta Libero, sapeva già che il semi-sconosciuto Mahmood avrebbe vinto il Festival di Sanremo. “Calma – precisa poi il giornale – il “complotto della giuria” non c’entra. C’entra, piuttosto, una questione di “sintonia” artistico-intellettual-politica. Chiamiamola sensibilità radical-chic: a Che tempo che fa il conduttore Fabio Fazio ha confidato che la comica torinese, dopo la prima serata del Festival, gli avesse consigliato di tener d’occhio il cantante italo-egiziano”.

“Vince lui”, assicurava Lucianina. “Chi?”, la risposta stranita di Fazio. Per una volta, mezza Italia sarebbe stata d’accordo con lui. Eppure ha avuto ragione la Littizzetto: il fatto che la giuria d’onore dell’Ariston fosse imbottita di vip attratti dall’irresistibile fascino del multiculturalismo e dell’anti-salvinismo (anche laddove non ve n’è traccia) ha fatto il resto. (Continua dopo la foto)



Tra chi grida al complotto e chi saluta con favore il testo di Mahmood, l’artista cammina sereno. Anche se, un semplice post sulla pagina Facebook dell”Eurovision Song Contest 2019, l’appuntamento è a maggio a Tel Aviv, “Diamo il benvenuto a Mahmood per l’Italia”, scatena la bufera sulla partecipazione del vincitore di Sanremo. Al centro del dibattito la sua “italianità”. Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, classe 1992, è nato a Milano, infatti, nella periferia di Gratosoglio, da madre sarda, di Orosei, e padre egiziano. (Continua dopo la foto)






“Commenti positivi da tutta Europa”, mentre da noi piovono “commenti di m… solo da parte di italioti. Questo la dice lunga su quanto l’Italia faccia schifo”, fa notare tra emoticon disgustate uno dei tanti post. “Abbiamo un marocchino dalla Francia e un egiziano dall’Italia, direi che sarà una gara interessante” fanno notare, mentre c’è chi la vede diversamente. Gli batte le mani e gli augura buona fortuna perché, scrive sorridendo, “è milanese come me”. (Continua dopo la foto)



 


Altro discorso è il giudizio sulla canzone. “Si sa che in Italia la meritocrazia non esiste” sottolineano, “ci sono i finti buonisti che sono contenti che abbia vinto solo per il fatto che è mezzo egiziano, al di là di tutto resta il fatto che la canzone è brutta e tra un mese nessuna radio la trasmetterà più!!”. Diverso è il giudizio del resto d’Europa, almeno a giudicare dai post, pieni di cuoricini e ‘go, Mahmood’. “Forse perché”, ipotizzano i più maligni, “non capiscono la musica italiana e non sanno che quest’anno c’erano canzoni di gran lunga più belle di questa c… di ‘Soldi’”.

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