Martedì sera è andato in onda il film ispirato alla vita dell’indimenticabile Mia Martini. A interpretare la meravigliosa cantante è stata l’attrice Serena Rossi che ci ha messo un anno per riuscire a entrare nella parte. Ma le è riuscito veramente bene. Il film è piaciuto al pubblico che si è emozionato ricordando la cantante che, nella sua vita, ha sofferto moltissimo per via delle dicerie. Tra coloro che hanno commentato il film “Io sono Mia” c’è anche Loredana Bertè, la sorella di Mia Martini che ha detto: “Vederla nei panni di Mimì è stato un colpo al cuore”.
Durante la presentazione del film aveva detto: “È stato un po’ doloroso ma Serena mi ha anche scaldato il cuore con la sua anima”. Prima che il film andasse in onda, Loredana ha postato una foto che la ritrae mentre abbraccia Serena Rossi con la seguente didascalia: “Serena ha studiato molto: come si muoveva, i suoi scatti, la sua malinconia e il dolore che provava dentro ma che non dimostrava spesso. Lei è stata impressionante come in certe scene mi è sembrata lei e mi è arrivata dritta al cuore. Si è vista l’anima di Mimì, non so come abbia fatto senza il suo vissuto. Dandomi questa emozione che mi ha preso al cuore sin dalla prima scena…”. Continua a leggere dopo la foto
Era il 1995 quando la vita di Mimì si interruppe bruscamente: la cantante aveva 47 anni e fu ritrovata morta nella sua casa con il braccio proteso verso un apparecchio telefonico e un mangianastri nelle orecchie. La causa è rimasta ancora un mistero, c’è chi parla di overdose, chi parla di una malattia, chi parla di suicidio per via delle maldicenze che circolavano sul suo conto nel mondo dello spettacolo. Pochi giorni dopo la morte della Martini, venne celebrato il funerale e il corpo venne cremato. Continua a leggere dopo la foto
Poi dopo la morte fu disposta un’autopsia. Resta comunque il mistero sulle cause della sua morte. In pochi, però, ricordano cosa successe al suo funerale. Mia Martini era legata a Napoli, alla sua musica, a molti artisti napoletani. Quando morì, nel 1995 stava preparando una canzone per il Festival “Viva Napoli”, condotto da Mike Bongiorno. Mentre qualche tempo prima aveva interpretato una incredibile e indimenticabile versione di “Luna Rossa”, una canzone mitica della tradizione napoletana. Continua a leggere dopo la foto
Proprio per ricordare il suo amore per Napoli, al suo funerale a Busto Arsizio, sulla sua bara fu poggiata una bandiera del Napoli, la squadra per la quale la cantante tifava. L’intera città di Napoli accusò profondamente la morte di Mia Martini e quel drappo azzurro era un modo per dimostrarle l’affetto che tutti nutrivano per lei. La circostanza, confermata dalle cronache dell’epoca, è riscontrabile anche nei filmati Rai che raccontano il giorno dell’addio alla cantante.
”Io sono Mia”. Anthony, l’amico di Mia Martini e Loredana Berté è Renato Zero: polemiche social
Ultima modifica il 20-03-2019 alle ore 12:55/