Martedì 12 febbraio 2019 su Raiuno è andato in onda “Io sono Mia” il film dedicato alla famosa cantante Mia Martini che perse la vita il 12 maggio del 1995. Un film che ha riscosso un enorme successo anche grazie alla magistrale interpretazione di Serena Rossi che è riuscita a restituire al pubblico tutte le emozioni legate alla vita e alla storia di Mia Martini.
Mia Martini era una cantante strepitosa: aveva una voce pazzesca, unica, inconfondibile. Eppure passò una vita misera per via delle maldicenze che furono messe in giro sul suo conto. Un produttore le fece pagare caro il rifiuto a un contratto di esclusiva a vita con lui e, approfittando di un incidente stradale nel quale persero la vita due musicisti di Mia Martini, iniziò a mettere in giro la voce che portasse sfortuna. All’inizio la questione era sussurrata, poi iniziò a farsi “seria” e Mia Martini, pian piano fu esclusa da festival, manifestazioni e tutto. Le fu impedito di lavorare e questa per lei fu una sofferenza enorme: per lei la musica era la vita. Continua a leggere dopo la foto
Ma la Martini non poteva sopportare quelle voci, i gesti scaramantici che venivano fatti quando lei entrava in studio, le occhiate che si scambiava chi la vedeva entrare da qualche parte. E decise di ritirarsi dalla musica. Rinunciò alla sua vita per quelle maldicenze messe in giro da gente crudele. Una storia orribile, non ci sono parole, davvero. E ora quel film è un modo per “chiedere scusa a Mimì”, come ha detto sul palco dell’Ariston Serena Rossi. Continua a leggere dopo la foto
Ma chi furono i personaggi del mondo dello spettacolo che si comportarono peggio con lei? Furono tanti, ma qualcuno si comportò peggio degli altri. “La mia vita era diventata impossibile – aveva raccontato nel 1989 alla rivista Epoca – Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C’era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch’io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti”. Parole che fanno male. Continua a leggere dopo la foto
“Eravamo ormai arrivati all’assurdo, per cui decisi di ritirarmi. Tra i primi a dire che porto jella sono stati Patty Pravo e Fred Bongusto. Poi è stata la volta della RAI che ha cominciato a non mettere più in onda le mie canzoni. Quindi i discografici, che rifiutavano le mie canzoni. La delusione più cocente me la diede Gianni Boncompagni, un amico per l’appunto. Una volta fui ospite a Discoring, lui era il regista. Appena entrai in studio sentii Boncompagni che diceva alla troupe: ragazzi attenti, da adesso può succedere di tutto, salteranno i microfoni, ci sarà un black out” disse in quell’intervista la Martini. E non c’è proprio niente da aggiungere.
Mia Martini, la lettera di Adriano Celentano a 6 giorni dalla morte
Ultima modifica il 14-02-2019 alle ore 10:27/