Tragico lutto nel mondo della musica: Andy Anderson, ex batterista dei Cure, è morto per via di un tumore che gli era stato diagnosticato non molto tempo fa. Era stato lui stesso a parlarne con i suoi fan sui social: “Ciao ragazzi ho un tumore in fase terminale e non c’è modo di tornare indietro, ormai ha coperto interamente l’interno del mio corpo. Sto bene e sono totalmente consapevole della mia situazione, in partenza per una non resurrezione, ho le persone a me care vicine e non ho intenzione di farmi vedere ai loro occhi come un vegetale nel caso in cui resuscitassi perché potrebbe portare rotture delle costole e problemi al cervello e non sopporterei di stare sulle loro spalle” aveva scritto poco tempo fa su Facebook.
Un post commovente ma di una lucidità estrema che per questo aveva sconvolto ancora di più i suoi fan. Andy Anderson aveva 68 anni ed era stato parte attiva della scena musicale suonando con la band di Robert Smith nel biennio 1983-1984. Aveva suonato la batteria nel quinto album della band “The Top” e nell’album a seguire. Continua a leggere dopo la foto
Quello che si chiamava “Concert: The Cure Live”. Poi, però, fu cacciato dalla band per problemi di alcol. “Andy è stato un vero gentiluomo e un grande musicista – ha scritto il fondatore della band Lol Tulhurst in un tweet -, con un fantastico senso dell’umorismo che ha conservato fino alla fine, un testamento del suo bellissimo spirito in quest’ultimo viaggio. Siamo stati fortunati ad averlo potuto conoscere”. Continua a leggere dopo la foto
La carriera di Andy Anderson è stata molto attiva: ha collaborato con Robert Smith nel side project The Glove che ha creato assieme a Steven Severin dei Banshees, ma ha anche collaborato, negli anni, con Iggy Pop, Glen Matlock dei Sex Pistols, Edwin Collins, Peter Gabriel e Isaac Hayes, per poi dare vita al suo progetto solista AAMuzik. La notizia della sua morte è arrivata come una pugnalata. Ma lui, come dimostra il post che aveva pubblicato su Facebook, era pronto a tutto. Continua a leggere dopo la foto
Andy Anderson sapeva che sarebbe morto, sapeva che non ci sarebbe stato nulla da fare. E accettava la situazione. “Per favore siate positivi per me è giusto un’altra esperienza della vita (…), state tranquilli io lo sono riguardo la situazione e sono positivo, grazie per i vostri auguri li tengo veramente vicini al cuore”. Addio Andy, sarà impossibile dimenticarti.
“Era morto da 45 minuti”. Rivelazione choc: che dramma nasconde questa foto
Ultima modifica il 27-02-2019 alle ore 11:32/