Lutto nel mondo del cinema: un altro grande che se ne va lasciando un vuoto incolmabile. È morto l’attore Paul John Vasquez. Aveva 48 anni ed è divenuto celebre per il ruolo nella serie televisiva Sons of Anarchy. Secondo quanto riportano varie fonti americane, Vasquez sarebbe stato ritrovato morto nella sua casa in California, a San Jose. Erano le 2 del mattino di mercoledì 26 settembre quando suo padre lo ha ritrovato privo di sensi. Ha provato a rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare: Paul John Vasquez è morto a causa di un attacco cardiaco, almeno questo è quel che riporta il sito TMZ. L’attore è nato e cresciuto a San Jose. Dopo essersi laureato nel 1988, si è trasferito a Los Angeles, città nella quale ha vissuto per inseguire il suo più grande sogno, quello di diventare un attore. Se tutti lo ricordiamo per aver interpretato Angel Ganz, in Sons of Anarchy, c’è da dire che quello non è stato il suo unico lavoro. Continua a leggere dopo la foto
L’attore, infatti, apparso in numerose serie tv come CSI: NY, ER, NYPD Blue, Justified, e How I Met Your Mother. All’inizio della sua carriera aveva anche lavorato a programmi classici come Simon & Simon e 21 Jump Street. Ma Vasquez era uno che non si accontentava mai. Per questo, oltre a essere attore, aveva anche intrapreso la carriera di produttore con il documentario Quincy Coleman: It’s All in the Song. Non solo. Continua a leggere dopo la foto
Era anche stato sceneggiatore del cortometraggio Thug Alley e in Spody Gets His Gunz, nel quale avrebbe anche dovuto interpretare un ruolo. In programma, per i prossimi mesi, c’era anche un ruolo nell’action thriller Lone Wolf. La morte di Vasquez arriva come un fulmine a ciel sereno dopo quella del collega di Sons of Anarchy, Alan O’Neill, il cui corpo privo di vita fu trovato dalla fidanzata nel suo appartamento nel mese di giugno. Continua a leggere dopo la foto
La notizia ha lasciato tutti sconvolti. Paul John Vasquez era un attore talentuoso e un uomo dal cuore d’oro: era infatti impegnato in molte attività di beneficenza. “Ha aiutato ragazzi meno fortunati mettendoli in condizioni di poter fare arte e influenzandoli a inseguire i loro sogni. È fiero di far parte della comunità latina di Hollywood ed è un sostenitore della cultura messicana/spagnola”, si legge nella sua buografia.
“È morto serenamente”. Lutto nel mondo del cinema, addio all’ultimo dei grandi vecchi
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Ultima modifica il 26-09-2018 alle ore 13:13/