Eurovision, Ermal Meta e Fabrizio Moro sorprendono tutti


La diretta da Lisbona di quest’anno ha raggiunto ben 228 milioni di spettatori dell’Eurovision e sul palco quattro super bellone portoghesi come Filomena Cautela, Sílvia Alberto, Daniela Ruah e Catarina Furtado hanno presentato lo show. Ad aprire è stata l’Ucraina e tale Mélovin canta Under the Ladder ma dato che ha vinto X Factor in patria dovrebbe essere uno bravo. Con la Spagna ascoltiamo Alfred & Amaia di Tu canción e lei ha partecipato alla versione spagnola di Ti lascio una canzone. La vittoria è andata a Israele con Netta con la canzone Toy . La giovane è una cantante israeliana di 25 anni. È nata a Hod HaSharon, città dove vive attualmente, nel 1993. Quando era bambina ha vissuto per quattro anni in Nigeria. Il suo nome completo è Netta Barzilai, ma seguendo l’esempio di Madonna e Beyoncé ha scelto come nome d’arte il suo semplice nome di battesimo. Oltre al suo sound particolare, un altro tratto caratteristico di Netta è sicuramente il peso. L’artista ha una corporatura robusta ma non ha mai voluto svelare di più. Prima di intraprendere la carriera nel mondo della musica Netta ha prestato servizio militare nel suo paese. (Continua dopo la foto)



L’Italia ne esce con dignità: Ermal Meta e Fabrizio Moro, che dopo aver vinto il Festival di Sanremo hanno portato il tricolore – e la loro Non mi avete fatto niente – all’Altice Arena di Lisbona, si sono piazzati al quinto posto.”È un palco che crea dipendenza perché in Italia siamo abituati a conquistarci le persone centimetro per centimetro il pubblico è esigente, qui invece è molto aperto, non ce lo aspettavamo”, ha commentato Fabrizio Moro, che ha lamentato l’assenza della tifoserie italiana: “Pochissime bandiere, pochi italiani, dovete partecipare di più”, ha detto l’artista romano. “Però i ragazzi sotto al palco cantavano con noi – ha aggiunto Ermal Meta – è stato emozionante”. (Continua dopo le foto)








 


Nel corso della finale si sono esibiti 26 paesi-concorrenti, vale a dire i dieci che si sono qualificati nella prima semifinale, i dieci che si sono qualificati nella seconda semifinale e i 6 finalisti di diritto (il Portogallo, che è il paese che ospita l’edizione 2018 dopo la vittoria di Salvador Sobral dello scorso anno, e i cosiddetti “big five”, ossia i paesi che per primi hanno sostenuto economicamente l’Unione Europea di Radiodiffusione: l’Italia, il Regno Unito, la Germania, la Spagna e la Francia).

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