“Brutti str**, ora fate gli amici, invece…”. Mia Martini, spunta un’altra verità choc


Qualche settimana fa, su Rai Uno, è andato in onda il film “Io sono Mia”, il film dedicato alla storia di Mia Martini. Serena Rossi ha interpretato l’indimenticata Mimì in un modo convincente e il pubblico non ha potuto che apprezzare. Il film è stato l’occasione per far conoscere a tutti la storia bella e drammatica di Mia Martini, donna dal talento straordinario che, per colpa di un impresario al quale lei aveva negato un contratto di esclusiva a vita, è stata costretta a dover subire delle assurde crudeltà.

L’impresario in questione, per vendicarsi del mancato contratto, ha iniziato a mettere in giro la voce che Mia Martini portasse sfortuna. La cosa, all’inizio, è partita un po’ come un gioco ma poi è diventata sempre più seria. A causa di questa diceria Mia Martini non veniva invitata nelle trasmissioni televisive, ai festival, le case discografiche non le facevano incidere dischi. Insomma, per colpa di quell’uomo e di quella diceria la sua vita è stata rovinata. Continua a leggere dopo la foto



Proprio lei, che era una delle donne più talentuose, più empatiche, più profonde. Assurdo. Ora, a settimane di distanza dalla messa in onda del film, uno degli amici di Mia ha deciso di esprimere il suo pensiero a Oggi: “C’è un limite all’ipocrisia dei brutti str**zi che vantano amicizie immaginarie. Ormai è pieno”, a parlare è Drupi che non tollera la falsità di certi colleghi della Martini che, dopo la messa in onda del film, hanno fatto gli amici di Mimì… Mentendo. Continua a leggere dopo la foto






“Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici – ha detto a Oggi – E cavalcano l’onda. Quando a frotte all’epoca, nell’ambiente, la schifavano: entrava in sala di registrazione e si toccavano gli attributi per fare gli scongiuri, oppure la chiamavano ‘L’Innominabile’. Forse dovrei tacere per non fare anche io la figura di quello che… Ma è uno sfogo d’istinto che le devo”. È veramente furioso, Drupi. Che a Mimì voleva molto bene. Continua a leggere dopo la foto



 

Franco Bagnasco, in arte Drupi, non gradisce la falsità. Lui, che deve a Mimì l’inizio della sua carriera ha raccontato: “Era il 1973. Io, agli inizi, sconosciuto, bazzicavo la Ricordi a Milano, ma stavo quasi per mollare il colpo. Mia all’epoca era la regina dell’etichetta. Un giorno mi chiesero di incidere il provino del pezzo che lei avrebbe dovuto portare a Sanremo: Vado via di Riccardi-Albertelli. Alla fine però non se la sentì di andare e i discografici mi dissero: ‘Perché non ci mandiamo quel ragazzino che ha fatto il provino?’”.

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