“Ecco la donna della mia vita”. Giovane e bellissima ha il cuore di Alain Delon


Ovazione di dieci minuti per Alain Delon, che non ha retto l’emozione ed è crollato in lacrime durante la cerimonia di consegna della Palma d’oro. “Penso a questo come alla fine della mia carriera, alla fine della mia vita”, ha dichiarato di fronte al pubblico che lo applaudiva. Al braccio della figlia Anouchka, che gli ha consegnato il premio, l’83 enne ha sussurrato “penso a Mireille (Darc) e a Romy (Schneider)”, riferendosi ai due più grandi amori della sua vita.

“Ho pensato a questo premio come alla fine della mia carriera, alla fine della mia vita, un omaggio postumo” ha detto l’attore senza nascondere che la vecchiaia per lui leggenda del cinema “è un periodo difficile, davvero duro”. “Non volevo questa Palma d’oro, non spetta a me ma ai registi che mi hanno diretto. A Visconti, a Rene Clement, a Melville, a Jacques Deray. Loro non ci sono più e io la accetto per loro”, ha dichiarato commosso. Continua dopo la foto



“Il regista del mio primo film, ‘Godot’, Yves Allegret mi diede la regola che mi hanno ripetuto anche i grandi e che poi ho seguito per tutta la mia carriera: non recitare guarda, ascolta, sii te stesso. Non fare l’attore, vivi. Ecco da quel momento ho vissuto tutti i miei ruoli”, ha raccontato Delon al pubblico. Alain Delon, all’anagrafe Alain Fabien Maurice Marcel Delon è considerato uno dei più grandi sex symbol della storia, oltre che uno dei più grandi attori francesi al pari di Jean Gabin, o di Jean-Paul Belmondo, suo eterno “rivale” mediatico nella Francia degli anni sessanta. Continua dopo la foto






La sua «bellezza derivata dall’aspetto ammaliante, dal viso d’angelo e dagli occhi di ghiaccio ipnotizzanti», gli ha permesso di interpretare uomini cupi, misteriosi, solitari, che molto spesso si rivelavano persino autobiografici del loro interprete.Fondamentali per la carriera dell’attore sono state le collaborazioni con i registi René Clément, Luchino Visconti e Jean-Pierre Melville. Continua dopo la foto



 


Dagli anni settanta ha avuto esperienze anche come produttore cinematografico, tramite la sua Adel Productions, e in qualità di registacome nel thriller Per la pelle di un poliziotto (1981) e nel drammatico Braccato (1983). La sua ultima interpretazione sul grande schermo risale al 2008 nel film Asterix alle Olimpiadi, mentre nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle scene.

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